C’è grande attesa per l’udienza speciale di domani, 5 gennaio, che vedrà il Santo Padre incontrare le persone del Centro Italia colpite dai terremoti di agosto ed ottobre scorsi. Come si apprende dal Sir, il Servizio di Informazione Religiosa che ha intervistato il vescovo di Rieti, mons. Pompili, si attendono almeno 500 persone dai soli comuni di Amatrice, Accumuli e Cittareale; mentre molte altre giungeranno in Vaticano direttamente da Roma, dove sono molti gli sfollati alloggiati in seguito al sisma.
Ad aprire l’incontro di domani, che inizierà alle 11 in Aula Paolo VI, sarà il simbolo della croce della Giornata Mondiale della Gioventù. In particolare saranno alcuni giovani terremotati a portarla dal Papa, per lanciare il pellegrinaggio della Croce nelle diocesi colpite dal sisma. Il pellegrinaggio prenderà il via il Mercoledì delle Ceneri, 1° marzo, per poi muoversi attraverso le diocesi durante il periodo della Quaresima. Il programma dettagliato del percorso della Croce è ancora in via di definizione e dovrebbe avere come prime tappe Norcia, Amatrice e Ascoli, per poi terminare il 25 marzo nella basilica di Loreto, dove nello stesso giorno si terrà la veglia regionale per le vocazioni. Successivamente la stessa Croce sarà portata a Panama nel giorno della Domenica delle Palme, dove nel 2019 si terrà l’incontro mondiale.
Dopo l’incontro di domani con Papa Francesco, in particolare la Diocesi di Rieti si prepara ad altri giorni molto importanti e significativi, con il Meeting dei Giovani che avrà luogo proprio ad Amatrice dal 6 all’8 gennaio. Sempre mons. Pompili, nella sua intervista al Sir, ha sottolineato la grande importanza dell’evento del Meeting, che rappresenta «una grande prova di resistenza viste le difficoltà e al tempo stesso un messaggio che vogliamo lanciare».
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