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11 gennaio: Sant’Igino Papa
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11 gennaio: Sant’Igino Papa

Nacque in Atene e fin dalla sua giovinezza si distinse per il suo eccellente carattere, per le sue virtù e le eminenti qualità morali ed intellettuali.

Eletto Papa nel 139, istituì dei gradi ed una gerarchia nel clero. Durante il suo pontificato che durò solo quattro anni, non infierirono tanto le persecuzioni contro la Chiesa, ma sorsero due eresie che non erano certo da preferirsi ad una persecuzione.

Un certo Cerdone, che all’apparenza sembrava un fervente cristiano, si pose ad insegnare che vi sono due dei: uno dell’Antico Testamènto, rigoroso e severo, l’altro del Nuovo, buono e misericordioso.

Il Santo Papa, che era vigilantissimo, si accorse di questo errore, e condannò Cerdone, scomunicandolo. Questi finse di pentirsi, ed Igino lo accettò di nuovo nella comunione dei fedeli; ma continuando l’ipocrita ad insegnare nascostamente i suoi errori, lo scomunicò per la seconda volta.

I fedeli, in seguito a questa scomunica di Cerdone, rifiutarono la sua dottrina falsa, eccettuati pochissimi che vollero ostinatamente ritenere l’errore.

Ma ecco sorgere un nuovo pericolo per la Chiesa e per il gregge di Cristo: pericolo che mise il santo Pontefice in trepidazione per le anime affidate alla sua cura.

Assieme a Cerdone vi era un altro eresiarca, di nome Valentino, il quale insuperbito del suo sapere, ed offeso per non essere stato creato vescovo, si pose a rinnovare parecchie empietà di Simon Mago, alle quali egli aggiungeva altre stravaganti assurdità. Dapprima insegnò in Alessandria, poi a Roma; tuttavia Papa Igino non lo scomunicò, ma cercò di farlo ravvedere e guadagnarlo a Gesù Cristo.

Dopo aver difesa la Chiesa contro coloro che volevano lacerarne le membra, dopo aver difesa la dottrina del Vangelo, mori nel 142. Si crede che Sant’ Igino non abbia subìto il martirio, ma tuttavia sia stato annoverato fra i martiri, per le persecuzioni che ebbe a sopportare nel tempo del suo pontificato.

Fu sepolto in Vaticano accanto al Principe degli Apostoli.

Preghiera:

Riguarda, o Dio onnipotente, la nostra debolezza, e perché siamo aggravati dal peso delle nostre cattive opere, ci protegga la gloriosa intercessione del tuo beato martire e Pontefice Igino. Per Cristo nostro Signore. Amen

Fonte: santodelgiorno.it

11 Gennaio 2017

About Author

Gianni De Luca Nasce in Abruzzo, a Tagliacozzo in provincia dell'Aquila. Dopo avere conseguito il diploma di ragioniere e perito commerciale, si trasferisce a Roma, dove, attualmente, vive e lavora. Laureatosi in Economia e Commercio lavora due anni in Revisione e Certificazione dei bilanci prima di iniziare a collaborare con uno Studio associato di Dottori Commercialisti della Capitale. Decide, ad un certo punto, di seguire la nuova via che gli si è aperta e, così, consegue prima il Magistero in Scienze Religiose presso l'Istituto Mater Ecclesiae e, poi, la Licenza in Teologia dogmatica presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino in Urbe "Angelicum". Attualmente lavora come Insegnante di Religione cattolica negli Istituti di Istruzione superiore di Roma. Appassionato di Sacra Scrittura, tiene conferenze, anima da circa 20 anni un incontro biblico, presso l'Istituto M. Zileri delle Orsoline Missionarie del Sacro Cuore in Roma, e da circa 10 la Lectio divina sulle letture della Domenica presso la Basilica parrocchiale di Sant'Andrea delle Fratte. Animatore del gruppo di preghiera "I 5 Sassi", è organizzatore di pellegrinaggi e ritiri spirituali.


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