Dopo le scosse che questa mattina hanno nuovamente colpito il Centro Italia, per fortuna attualmente senza vittime né feriti, il vescovo di Rieti, Mons. Domenico Pompili, è stato intervistato dal telegiornale di TV2000. «Qui si continua a ballare – ha detto il prelato ai microfoni – e questa mattina abbiamo sentito in modo significativo il terremoto. Il parroco di Amatrice era visibilmente scosso, quest’ultimo sisma ha fatto precipitare nuovamente la gente nel dramma di quella notte tragica del 24 agosto».
«Speriamo – ha aggiunto – che questa sia stata l’ultima sequenza e che questo possa essere l’epilogo perché si vociferava che ci potessero essere scosse di assestamento nella zona dell’Abruzzo e che la località di Campotosto avesse bisogno di rientrare in equilibrio. Speriamo veramente che si possa parlare al passato del terremoto ma il freddo pungente di oggi sommato alla neve crea obiettivamente condizioni di vita molto problematiche in particolare nei luoghi del cratere del sisma».
Una situazione tragica, quella del Centro Italia, aggravata dall’emergenza maltempo, come ha ricordato lo stesso Pompili: «La neve la fa da padrona. La situazione, già compromessa per via del gelo, è ulteriormente complicata per questo martellante sciame sismico che mette le persone in difficoltà emotiva». Il prelato ha inoltre sottolineato che nel territorio della sua Diocesi «ci sono molte frazioni non raggiungibili» e non si sa come stiano al momento gli abitanti.
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