Infovaticana
Bando per obiettori al San Camillo. La vita e i medici i veri discriminati
a2, Dall'Italia, News, Notizie

Bando per obiettori al San Camillo. La vita e i medici i veri discriminati

«In un panorama sanitario nazionale che va sempre più in frantumi, nella regione Lazio si indicono concorsi e si stipulano contratti a tempo indeterminato per il ruolo sanitario, ponendo tra i requisiti concorsuali la clausola ‘non obiettori’, distintivo discriminatorio aggiuntivo assolutamente inaccettabile». Ad affermarlo è il prof. Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, tramite una nota ufficiale pubblicata sul sito dell’Associazione.

«L’Associazione Medici Cattolici – ha detto Boscia – apprezza il parere del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha affermato che non e’ possibile reclutare personale sanitario con contratti a tempo indeterminato, ponendo il requisito ‘non obiettore’: modalità discriminatoria di reclutamento del personale, atteso che la legge prevede di cambiare idea nel corso della carriera lavorativa». Il Presidente ha aggiunto che «è assolutamente intollerabile l’arroganza di politici e coordinatori sanitari e il pressapochismo violento con il quale irrompano nel mondo della salute. Il management sanitario e le organizzazioni negative non possono ottemperare le loro esigenze applicando clausole contrattuali di “coercizione delle coscienze” a tempo indeterminato, tra l’altro minacciando licenziamenti per inadempienze contrattuali e studiando bandi per selezioni blindate. Bandi studiati bene al fine di evitare che i medici una volta assunti possano diventare obiettori di coscienza».

La vicenda in questione è quella dell’Ospedale San Camillo di Roma che, con un concorso fortemente voluto dalle istituzioni politiche, in primis dalla Regione Lazio, apre solamente agli obiettori di coscienza, con un bando che contiene due elementi di novità che appaiono assolutamente aberranti e in contrasto non solo con il diritto alla vita, ma in questo caso soprattutto con il diritto al lavoro per i tanti medici obiettori. Il concorso, infatti, è finalizzato – ed è la prima volta che accade – unicamente al servizio di interruzione volontaria di gravidanza e quindi i vincitori verranno assegnati al settore del Day Hospital e del Day Surgery, proprio per l’applicazione della legge 194, come si legge nell’articolo 12 del bando. La seconda novità, ancora più assurda, è che i vincitori – che saranno due, ma il bando è destinato a fare scuola per altri ospedali – non potranno fare, in futuro, obiezione di coscienza cambiando idea. Come riporta il quotidiano La Repubblica, infatti, lo stesso direttore generale del San Camillo Forlanini ha dichiarato che «se chi vincerà il concorso farà obiezione nei primi sei mesi dopo l’assunzione, potrebbe rischiare il licenziamento, perché sarebbe inadempiente rispetto al compito specifico per cui è stato chiamato». Dopo i sei mesi, invece, un eventuale rifiuto per obiezione porterebbe, sono sempre parole dei direttore generale, alla «mobilità o addirittura alla messa in esubero».

Ed è su questo punto che continua la nota del presidente Boscia che ha sottolineato come «nella dilagante disoccupazione medica e nella disperazione che affligge il mondo dei giovani medici disoccupati, questa discriminazione appare come una spinta inaccettabile ad appannare le coscienze e ad accettare contratti per bisogno economico di sopravvivenza. I medici cattolici di fronte a queste cosiddette assunzioni fidelizzate dirette a “determinare le interruzioni di gravidanza” percepiscono e condannano tali atteggiamenti discriminatori nel reclutamento del personale, giudicandoli ingiustamente punitivi per la folta schiera dei medici in attesa di sistemazione lavorativa».

Nel documento, senza mezzi termini si scrive che «i medici cattolici alzano in modo forte e chiaro la loro voce per salvaguardare l’onorabilità della professione medica alla quale va garantita la libera scelta di coscienza scevra da condizionamenti e da discriminazioni». Boscia conclude affermando che «per trovare una soluzione, ma soprattutto contrastare il dramma dell’aborto, occorre ancora una volta chiedere a gran voce che siano finalmente applicati quei punti della legge 194/78, finora completamente disattesi, in favore della donna per aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza, come dovrebbe essere nello spirito di una legge che nel suo titolo parla in primis di tutela sociale della stessa, in nome del rispetto della vita umana».

Quello che, però, appare ancora più grave è che nel panorama italiota che di cattolico e cristiano ha sempre meno, stampa, giornali, politicanti e opinione pubblica guardano a questa novità come un successo della medicina e della sanità, e non come un ulteriore schiaffo alla vita, alla sua libertà e alla tutela di chi è, in tutto questo contesto, il più debole e indifeso: il bambino.

Sul tema è poi intervenuto anche il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli, attraverso un intervista a TV2000. «Un concorso che esclude coloro che sono obiettori è di dubbia legittimità» ha detto al TG del netowrk cattolico. «C’è un problema di fondo perché l’obiezione di coscienza è un diritto fondamentale riconosciuto alla persona e non può essere un requisito la rinuncia a questo diritto per partecipare a concorsi pubblici. Non si può discriminare tra chi esercita questo diritto e chi non lo fa».

22 Febbraio 2017

About Author

Redazione Infovaticana.it è un nuovo portale di informazione cattolica, che si prefigge l’obiettivo di trattare le notizie e gli avvenimenti che riguardano il mondo della Chiesa. Non solo le varie attività del Pontefice, ma anche ciò che accade in ambito locale, nazionale e internazionale. Gestito da un gruppo di ferventi laici impegnati da sempre all’interno della vita della Chiesa Universale e a sostegno di essa, il Portale, indipendente da qualsiasi istituzione, si pone, tra gli obiettivi, di veicolare la cultura cattolica nella vita quotidiana, nel lavoro e nel sociale, attraverso gli insegnamenti del Vangelo e del Magistero. Tra gli obiettivi del sito anche quello di raccontare il volto umano della Chiesa, analizzando l’attualità per trasmettere un messaggio che possa favorire l’interazione, il dialogo ed essere quindi uno strumento di evangelizzazione, diretta e indiretta, attraverso il Web e i Social Media, che lo stesso Santo Padre ha definito “un dono di Dio” e un luogo “ricco di umanità, non una rete di fili ma di persone umane” (dal Messaggio per la XLVIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 24 gennaio 2014).


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *