La proposta arriva direttamente dal think tank progressista Terra Nova, legato al Partito Socialista Francese, ed è quella di abolire le festività del lunedì di Pasqua e di Pentecoste, per fare spazio al lunedì che segna i festeggiamenti per la fine del Ramadan. Poi, per dare una parvenza di apertura verso tutte le religioni, la proposta anche di una festa ebraica, lo Yom Kippur.
La proposta, respinta subito dalla Conferenza Episcopale Francese, è stata però appoggiata – come riportano diversi quotidiani tra cui La Croix – dall’Unione delle organizzazioni islamiche francesi, vicina ai Fratelli Musulmani, e dall’Osservatorio della Laicità, nato per volontà di Francois Hollande. Addirittura un membro del consiglio direttivo dell’Osservatorio, Dounia Bouzar, ha parlato di «sostituzione» delle due feste cristiane per far posto al Kippur e all’Eid.
Quello che però rende ancora più assurda e paradossale la vicenda è che persino un altro Osservatorio, quello sull’islamofobia, ha parlato non di sostituzione e quindi annullamento delle festività cristiane ma di «aggiungere le due feste, senza però eliminare quelle cristiane». Certo è che il suo presidente Abdallah Zekri ha anche portato le mani avanti dicendo «non si dica che vogliono spogliare Pietro per vestire Maometto», ma comunque le frasi di “aggiunta” e non eliminazione delle festività sono comunque meno preoccupanti della proposta degli ambienti socialisti. Una proposta non solo preoccupante, ma che rappresenta un vero e proprio – l’ennesimo – attacco ai cristiani di una Francia sempre più secolarizzata.
Il buonismo e l’apertura dei francesi, infatti, sembrano venir fuori soltanto quando fa comodo per dare una parvenza di politicamente corretto. Lo scorso anno, infatti, lo stesso Hollande si “dimenticò” di parlare della Pasqua e rivolgere qualsiasi tipo di messaggio alla comunità cristiana; peccato che qualche mese prima inviò un messaggio di auguri ai musulmani per il Ramadan. Certamente nessuno pretende che si faccia l’opposto – discriminando i fedeli all’Islam –, ma sicuramente adottare due pesi e due misure lascia trapelare una malafede di fondo e smaschera il fallimento più totale delle politiche laiciste e secolarizzatrici della Francia.
Non va dimenticato, infatti – nonostante all’interno della proposta di Terra Nova ci sia il riferimento alla festività ebraica – che gli ebrei continuano ad essere vessati e a non sentirsi a proprio agio in Francia. È notizia proprio di oggi che due ragazzi ebrei, che indossavano la kippà, sono stati insultati e aggrediti a Saint-Denis, una delle banlieu di Parigi con il più forte grado di radicalizzazione islamica. Secondo il padre dei ragazzi, due fratelli di 29 e 17 anni, sono stati insultati dagli occupanti di un’altra auto e poi costretti a fermarsi. Minacciati al grido di «sporco ebreo ti ammazzo» sono riusciti a salvarsi ma uno dei due ha rischiato l’amputazione di un dito.
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