Un gesto inedito, ma forte, duro e senza mezzi termini quello di Papa Francesco, che ha scritto e firmato la prefazione di un libro nel quale una vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote ha raccontato la sua storia. Il testo del Santo Padre è stato reso noto nell’edizione cartacea di La Repubblica di questa mattina ed è disponibile sul portale online Il Sismografo.
I preti pedofili «sono un segno del diavolo, saremo severissimi», scrive Francesco nella prefazione che precedete il testo di “La perdono, padre”, questo il titolo del libro scritto da Daniel Pittet e in libreria da giovedì prossimo, edito da Piemme. «La testimonianza di Daniel Pittet – si legge nella prefazione – è necessaria, preziosa e coraggiosa». Francesco chiede scusa ed esprime la sua vergogna, chiedendosi «come può un prete, al servizio di Cristo e della sua Chiesa, arrivare a causare tanto male?», un male che rappresenta «un sacrificio diabolico che distrugge sia la vittima, sia la vita della Chiesa». Gli abusi sessuali portano inoltre spesso le giovani vittime a ricorre all’estremo gesto del suicidio e questo, aggiunge il Pontefice, pesa sulla coscienza di tutta la Chiesa.
Il Papa si scaglia contro chi si rende protagonista di abusi e violenze di ogni genere sui bambini, e lo fa con le parole di Gesù: «chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare» (Matteo 18, 6).
Infine, ringraziando Daniel Pittet per la sua preziosa testimonianza, lo definisce un «bambino ferito che oggi è un uomo in piedi, fragile ma in piedi» e si augura che il suo libro possa essere di aiuto per denunciare sempre di più questo male che – anche se in assoluta minoranza nella totalità delle realtà ecclesiastiche – sconvolge tutti i cristiani e la Chiesa.
La vittima degli abusi, oggi 57 anni, è un ex monaco svizzero che racconta di essere stato oggetto di ripetute violenze, da parte di un frate cappuccino svizzero, padre Joel Allaz. Come riporta Il Sismografo, l’autore del volume ha deciso di raccontare tutto – solamente dopo due decenni – quando ha scoperto che anche un’altra persona è stata vittima degli abusi del religioso. Pittet è stato risarcito dalla diocesi di Friburgo e dall’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Nel libro-testimonianza racconta le varie fasi del processo, iniziato nel 2002 e poi riaperto nel 2008, ma denuncia anche la situazione attuale, che vede Joel Allaz, 76 anni, essere ancora in comunità e mai ridotto allo stato laicale, né perseguito dalla giustizia ordinaria svizzera e francese a causa della prescrizione.
La decisione di Papa Francesco di scrivere e firmare la prefazione è arrivata dopo il suo incontro con Daniel Pittet in vaticano circa due anni fa. Oggi Pittet lavora come bibliotecario a Friburgo, è sposato con sei figli, e si occupa dell’associazione da lui fondata “Pregare e Testimoniare”.
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