Papa Francesco è arrivato in Colombia ieri poco dopo le 23:30 ora italiana (16:30 ora locale) per il suo 20esimo viaggio apostolico, l’ennesimo in terra sudamericana. Il Pontefice è stato accolto in aeroporto dal presidente della Colombia, Juan Manuel Santo, dalla sua consorte Maria Clemencia Rodriguez de Santos e dalle principali autorità politiche e militari del Paese.
Come da programma Francesco è subito partito con la “papamobile” (per questa occasione un’auto Chevrolet riadattata) ed ha percorso i 15 chilometri di strada fino a quello che sarà il suo alloggio per tutta la durata della visita, ovvero la Nunziatura Apostolica. Lungo la grande Avenida El Dorado, una delle principali arterie della capitale Bogotà, migliaia di fedeli hanno accolto il Pontefice che, dopo il riposo dal lungo viaggio in aereo, inizierà i suoi incontri e le celebrazioni a partire dal giorno seguente il suo arrivo (oggi ore 16 in Italia, ore 9 in Colombia).
Bergoglio, infatti, incontrerà sempre a Bogotà le autorità del Paese e la società civile nella Plaza de Armas della Casa de Narino, dove verranno pronunciati i primi discorsi ufficiali (che invece non ci sono stati al momento dell’arrivo in aeroporto). Successivamente il Papa andrà in visita di cortesia al presidente della Repubblica, premio Nobel per la Pace nel 2016 per lo storico accordo con gli ormai ex guerriglieri delle Farc. Poi sarà la volta della visita alla cattedrale e la seguente benedizione ai fedeli dal balcone del Palazzo Cardinalizio, dove Francesco incontrerà anche i vescovi del Paese. Sempre domani (in tardissima serata italiana) è prevista la grande messa nel Parco Simon Bolivar, dove si prevede la presenza di oltre 700mila fedeli. Secondo quanto si apprende dovrebbe essere proprio alla fine della celebrazione l’incontro tra Francesco e i vescovi della vicina Venezuela, teatro in questo periodo di tante violenze e sofferenze.
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