Nonostante ci fosse ancora qualche incredulo che non riusciva a credere che il Papa avesse usato la parola ‘Frocciagine’, la Santa Sede ha confermato indirettamente le informazioni pubblicate dai media italiani.
La polemica è scoppiata lunedì pomeriggio quando Il Corriere della Sera e La Repubblica (media di riferimento in Italia) hanno pubblicato un estratto di una conversazione privata del Papa con i vescovi italiani della scorsa settimana.
Interrogato sull’ammissione o meno di omosessuali nei seminari, il Papa ha risposto ai vescovi italiani dicendo che «c’era già troppa frocciagine» in alcuni seminari. Il Papa ha usato la parola frocciagine che ha sorpreso gli stessi vescovi italiani per la connotazione negativa e dispregiativa che ha questo termine. Alcuni media italiani segnalano che il Papa non fosse consapevole che quella parola avesse quella connotazione, il che ha provocato alcune risate di sorpresa tra vari prelati italiani quando hanno sentito quella parola uscire dalla bocca del Papa.
Il clamore internazionale è stato di tale portata che l’Ufficio stampa della Santa Sede ha emesso un comunicato per dare la sua versione su quanto accaduto. Il direttore della comunicazione del Vaticano, Matteo Bruni, assicura che «Papa Francesco è a conoscenza dei recenti articoli su una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della Conferenza Episcopale Italiana. Come ha detto in varie occasioni, «nella Chiesa c’è posto per tutti, per tutti»».
La Santa Sede afferma nella nota che «il Papa non ha mai inteso offendere né esprimersi in termini omofobi, e presenta le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi dall’uso di un termine, divulgato da altri».
Con questo breve comunicato, il Vaticano riconosce l’errore del Papa per aver utilizzato quella parola infelice e allo stesso tempo conferma quanto pubblicato dai vari media italiani. Tuttavia, sebbene il Vaticano chieda scusa per i termini usati da Francesco per riferirsi agli omosessuali, non corregge le informazioni pubblicate dai giornali italiani che assicurano che il Papa ha chiesto ai vescovi d’Italia di non accettare persone omosessuali nei loro seminari.
In altre parole, Roma si scusa per la cattiva espressione del Papa in una lingua che non è la sua madrelingua ma non smentisce la posizione del Papa sulla possibilità di accettare omosessuali nei seminari. Gli echi che arrivano dal Vaticano a questo mezzo sono che la rabbia dell’entourage di Francesco con i vescovi italiani che hanno divulgato questa informazione è notevole. Sarà la fine delle conversazioni a porte chiuse del Papa con intere Conferenze Episcopali?
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