Le tre multinazionali, insieme ad American Express e alla Società Americana del Cancro sono alcune delle compagnie che non vogliono associare il loro nome a quello del gigante dell´aborto, dopo lo scandalo del traffico di organi fetali. Importanti società hanno chiesto a Planned Parenthood di togliere il loro nome dalla lista dei donatori. Questa misura è stata presa dopo la diffusione di alcuni video realizzati con una telecamera nascosta, dove si provava il traffico di organi di bambini abortiti da arte della multinazionale. Tra queste società si trovano: Coca Cola, Xerox e la Ford. Si sono unite anche la Società Americana del Cancro e American Express. “The Coca Cola Company non sovvenziona Planned Parenthood” ha spiegato il rappresentante della gigantesca compagnia, famosa in tutto il mondo per le bevande. Anche Xerox ha dichiarato di “aver comunicato a Planned Parenthood di ritirare il nostro nome dalla lista dei donatori perché non consideriamo corretta questa attività”. La Ford non è rimasta al margine e ha comunicato nel suo sito che cesserà di contribuire non essendo d´accordo con questo tipo di attività. La Società Americana contro il cancro ha indicato di non sovvenzionare a Planned Parenthood ed ha sottolineato che non hanno mai appoggiato economicamente l´aborto o qualsiasi delle pratica anticoncezionale. American Express ha spiegato che le donazioni realizzate alla compagnia sono state destinate a servizi per adolescenti, come corsi d´informatica o preparazione per il mondo del lavoro. Dalla settimana scorsa, Planned Parenthood ha tolto dalla web la lista delle 41 società donanti e l´ha sostituita con indicazioni su come poter contribuire. La piattaforma pro vita CitizenGo ha lanciato una campagna di firme chiedendo al Dipartimento di Giustizia degli USA che indaghi sulla multinazionale. Per firmare a favore di questa campagna basta cliccare qui: http://citizengo.org/es/26812-planificacion-familiar-trafica-con-organos-bebes-abortados.
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