Atti vandalici e sacrileghi a Messina, nella Chiesa di Sant’Elena, dove alcune persone si sono introdotte sabato sera e domenica notte danneggiando alcuni oggetti sacri e trafugando diversi oggetti, tra cui anche alcune preziose reliquie e una pisside piena di ostie.
C’è indignazione e sgomento tra la comunità di fedeli che, con il parroco don Pippo Principato, ha ritrovato il tabernacolo completamente sventrato e staccato dal muro, vetri infranti, una statua della madonna senza testa e, soprattutto, hanno registrato il furto di una pisside piena di ostie consacrate e di un antico reliquiario risalente al ‘700 contenente un frammento della Santa Croce.
Quello che però è più agghiacciante è il foglietto ritrovato sul luogo dell’effrazione, con scritte in inglese inneggianti all’inferno. Questo, infatti, è uno dei motivi che sta portando le Forze dell’Ordine a vagliare in prima analisi la pista delle sette sataniche, come ipotizzato dallo stesso parroco, nonostante le indagini rimangano ancora a 360 gradi. In queste ore gli inquirenti stanno anche visionando delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, per avere ulteriori dettagli su quanto accaduto e sperare anche in un primo identikit degli ignoti ladri.
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