Il vescovo Joseph Strickland, recentemente spodestato da Papa Francesco della sua sede di Tyler, ha aggiunto la sua firma all’appello filiale pubblicato venerdì scorso per sollecitare i cardinali e i vescovi della Chiesa cattolica ad agire contro la Fiducia Supplicans.
L’appello è stato inizialmente firmato da circa 90 ecclesiastici, studiosi e autori ed è stato pubblicato il 2 febbraio, festa della Candelora, ma altri sacerdoti e studiosi sono invitati a firmare. Dalla sua pubblicazione, altri trecento sacerdoti e studiosi hanno firmato la petizione.
Dopo aver firmato l’appello via e-mail, Strickland ha pubblicato su X (ex Twitter) il suo sostegno alla petizione, invitando altri a unirsi alla resistenza: “Aggiungo la mia voce a coloro che hanno firmato questa lettera. Preghiamo che anche molti altri si esprimano”.
Il testo dell’Appello analizza innanzitutto il documento vaticano e rifiuta fermamente la concessione della benedizione alle “coppie” omosessuali e alle coppie in situazione irregolare. “Il segno concreto dato da tale benedizione”, scrivono gli autori, “di fronte al mondo intero, è che le ‘coppie irregolari’, sia extraconiugali che omosessuali, secondo la Chiesa cattolica, sarebbero ora accettabili davanti a Dio, proprio nel tipo di unione che le configura specificamente come coppia”.
L’Appello filiale si rammarica che la Fiducia Supplicans, pubblicata il 18 dicembre scorso, stabilisca di fatto una nuova dottrina sulle coppie omosessuali e irregolari, affermando: “Il fatto è che un sacerdote impartisce una benedizione a due persone che si presentano come una coppia, in senso sessuale, e precisamente una coppia definita dalla loro relazione oggettivamente peccaminosa. Pertanto – a prescindere dalle intenzioni e dalle interpretazioni del documento, o dalle spiegazioni che il sacerdote cercherà di dare – questa azione sarà il segno visibile e tangibile di una dottrina diversa, che contraddice la dottrina tradizionale”.
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