Papa Francesco si è nuovamente espresso sulla Fiducia supplicans in un’intervista a una rivista italiana.
In un’intervista rilasciata alla rivista italiana “Credere”, Papa Francesco ha rimproverato che “nessuno si arrabbia quando benedico un uomo d’affari che magari sfrutta le persone, e quest’ultimo è un peccato molto grave. Allo stesso tempo, la gente si arrabbia quando benedico un omosessuale: questa è ipocrisia!
Ancora una volta, con un gioco di parole e confusione di termini, il Santo Padre ha chiarito che “non benedico il ‘matrimonio omosessuale'”. Il Papa ha sottolineato che benedice “due persone che si amano e vi chiedo anche di pregare per me”. Anche se non parla di una coppia o di un’unione, si intende che “due persone che si amano” formano una coppia o un’unione, il che aggiunge benzina al fuoco della confusione che prevale al momento.
Inoltre, il Pontefice ha sottolineato che quando omosessuali o divorziati risposati vengono da lui in confessione, prega con loro: “In confessione, quando si presentano queste situazioni, prego sempre, indipendentemente dal fatto che vengano come omosessuali o risposati, e li benedico. La benedizione non va negata a nessuno. Ma sto parlando di persone: quelle che sono in grado di essere battezzate”.
Per la prima volta, il Papa ha introdotto la parola “rispetto” nel dibattito sulla benedizione e ha detto: “Dobbiamo tutti rispettarci l’un l’altro. Tutti!”.
Il ruolo delle donne nella Chiesa
Alla domanda sul ruolo delle donne nella Chiesa, Francesco ha ribadito la differenza tra i principi petrini e mariani: “La Chiesa è una donna, è una sposa. Pietro non è la donna, non è la sposa. La sposa è più importante di Pietro, il ministro!”.
Sulle donne, sottolinea che “è importante aprire il lavoro in Curia alle donne. Nella Curia romana ora ci sono diverse donne perché svolgono meglio di noi uomini alcuni ruoli”.
Critiche ai movimenti ecclesiali
Nell’intervista il Pontefice fa riferimento anche ai movimenti ecclesiali: “Ci sono esperienze pastorali che parlano alle persone semplici, ma ci sono anche realtà ‘sofisticate’ che non le raggiungono, movimenti un po’ ‘squisiti’ che tendono a formare una ‘ecclesiola’ di persone che si sentono superiori”. Una frecciata che Francesco lancia a chi, non sono sicuro.
Infine, sul suo stato di salute, ha sottolineato che “la Chiesa si governa con la testa, non con le gambe”.
Lascia un commento