Un documento ufficiale dell’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede, datato aprile 2022, durante la presidenza di Joe Biden, rivela gli sforzi diplomatici di Washington per spingere il Vaticano ad ampliare la sua posizione sui diritti della comunità LGTB.
La “Strategia Integrata di Paese per il Vaticano” (Integrated Country Strategy Vatican), approvata in quell’anno, stabilisce che l’ambasciata ha tentato di persuadere la Santa Sede ad estendere la sua protezione e il suo sostegno ai gruppi emarginati, inclusa la popolazione LGTB.
Il documento evidenzia che, sebbene il rapporto tra gli Stati Uniti e il Vaticano sia fondamentale su temi come i diritti umani, la sicurezza e la lotta alla tratta di persone, la posizione tradizionale della Chiesa sulle questioni di genere e sessualità ha rappresentato una sfida per la cooperazione bilaterale. L’ambasciata riconosce che affrontare direttamente questo tema avrebbe potuto generare tensioni e compromettere il lavoro congiunto in altre aree di interesse comune.
Altri ambiti di influenza
Secondo il documento, la strategia degli Stati Uniti includeva l’incoraggiamento del Vaticano ad adottare un approccio più inclusivo verso le persone LGTB, in linea con la politica estera dell’amministrazione Biden, che ha dato priorità alla promozione degli interessi di questo gruppo a livello globale. Tuttavia, si avvertiva anche del rischio che una pressione eccessiva su questo tema potesse ostacolare altre iniziative diplomatiche.
Il rapporto sottolinea inoltre l’importanza della Santa Sede come attore diplomatico influente nella risoluzione dei conflitti internazionali. L’ambasciata statunitense ha evidenziato che il Vaticano, pur mantenendo una neutralità pubblica su molte crisi, ha svolto un ruolo cruciale nella mediazione delle dispute e nella promozione della pace. La strategia americana mirava a rafforzare questa collaborazione, soprattutto nelle regioni colpite da crisi umanitarie e conflitti armati.
Un altro punto chiave del documento è la lotta contro la tratta di esseri umani. L’ambasciata riconosce la Chiesa cattolica come un partner essenziale in questi sforzi, fornendo supporto alle vittime e collaborando con le autorità internazionali per combattere il traffico di esseri umani. In questo senso, la strategia diplomatica degli Stati Uniti cercava di ampliare i programmi di cooperazione con il Vaticano e di rafforzare le iniziative esistenti in questo ambito.
Per quanto riguarda il cambiamento climatico, il rapporto mette in evidenza l’influenza di Papa Francesco e della sua enciclica Laudato Si’, che è diventata un punto di riferimento nella lotta per la sostenibilità ambientale. Gli Stati Uniti hanno cercato di sfruttare questa posizione per promuovere impegni più ambiziosi da parte di governi e aziende nella riduzione delle emissioni e nella protezione dell’ambiente. L’ambasciata ha riconosciuto l’importanza della leadership morale del Vaticano su questo tema e ha proposto iniziative per allineare gli sforzi nei forum internazionali.
Infine, il documento evidenzia il ruolo chiave della rete globale di ospedali e organizzazioni benefiche della Chiesa nel miglioramento della salute pubblica. La strategia diplomatica statunitense include la collaborazione con queste istituzioni per migliorare l’accesso ai servizi sanitari nelle comunità vulnerabili, in particolare in Africa e in America Latina.
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