La Comunità dei Lancieri continua a pregare per la pronta guarigione del nostro Papa Francesco.
Un membro di rilievo si è già recato nella Città Eterna per tastare il clima e ha avuto diversi incontri con il nostro corrispondente sul Tevere. L’ultima informazione che ci trasmette riguarda la grave preoccupazione in Vaticano per i documenti che il Papa potrebbe aver firmato negli ultimi giorni, sfuggendo al controllo della Segreteria di Stato, ovvero del cardinale Pietro Parolin.
Il nostro corrispondente segnala che il caso della nomina “contra legem” di suor Raffaella Petrini come Governatrice dello Stato della Città del Vaticano, avvenuta nelle prime ore della permanenza al Policlinico Gemelli, ha attivato una commissione che sta esaminando come rendere compatibile tale nomina con la nuova Legge Fondamentale dello Stato della Città del Vaticano. Infatti, l’articolo 1 stabilisce che “La Commissione Pontificia è composta da Cardinali, incluso il Presidente, e altri membri, nominati dal Sommo Pontefice per un mandato di cinque anni”. Inoltre, l’articolo 15 aggiunge che “Il Presidente della Commissione Pontificia è il Presidente del Governatorato ed esercita la funzione esecutiva in conformità con le leggi e altre disposizioni normative”.
Un membro della Comunità dei Lancieri ipotizza che la questione avrebbe potuto essere risolta se il Papa, in questi giorni, avesse nominato suor Petrini “cardinalessa”.
I rumors su incontri segreti e modifiche alle regole del Conclave
Il nostro corrispondente ricorda che lo scorso venerdì il Vaticano ha smentito una notizia diffusa da Rai News 24, che riportava un presunto incontro tra il Santo Padre e i cardinali Pietro Parolin e Gianfranco Ghirlanda. Secondo la notizia, Ghirlanda avrebbe proposto una modifica delle regole del Conclave.
A Roma, il rumor più insistente è che la pressione del cardinale Ghirlanda sulla stanza pontificia del Gemelli sia difficile da smentire. C’è chi sostiene che il gesuita abbia persino fatto arrivare al Papa diversi decreti da firmare riguardanti Congregazioni religiose, inclusa una questione importante relativa all’Opus Dei.
Ma non è stato solo il cardinale Ghirlanda a muoversi. Altri cardinali avrebbero colto l’occasione per far pervenire al Papa messaggi e documenti attraverso i suoi segretari.
Secondo il nostro corrispondente da Roma, non si può escludere una sorpresa nei prossimi giorni.
Lascia un commento