Papa Francesco è morto questo lunedì di Pasqua all’età di 88 anni.
In attesa della conferma ufficiale da parte della Santa Sede, agenzie internazionali come EFE e vaticanisti hanno confermato che il Santo Padre Francesco è partito questa mattina per la Casa del Padre.
Il vaticanista Francis X. Rocca ha dichiarato sui suoi social che il cardinale Farrel ha confermato: «Alle 7:35 di questa mattina, il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. Ha dedicato tutta la sua vita al servizio del Signore e della sua Chiesa».
Papa Francesco ha fatto ieri, Domenica di Pasqua, la sua ultima apparizione pubblica in vita affacciandosi dal balcone di San Pietro in Vaticano per impartire la benedizione Urbi et Orbi.
Biografia di Jorge Mario Bergoglio
Nato a Buenos Aires, in Argentina, il 17 dicembre 1936, in una famiglia cattolica.
Studiò alla scuola secondaria industriale Hipólito Yrigoyen, dove si diplomò come tecnico chimico e lavorò nel laboratorio Hickethier-Bachmann, realizzando analisi bromatologiche per il controllo dell’igiene degli alimenti, anche se già in quell’epoca sentiva una forte vocazione religiosa.
Nel 1957, a 21 anni, decise di diventare sacerdote e per questo entrò nel seminario del quartiere Villa Devoto e nel noviziato della Compagnia di Gesù. Dopo due anni completò i suoi studi nel juniorato gesuita di Santiago del Cile, dove frequentò il corso di Scienze Classiche e approfondì gli studi di storia, letteratura, latino e greco.
Fino al 1966 fu professore di Letteratura e Psicologia presso il Collegio dell’Immacolata di Santa Fe. Già in quell’anno, Jorge Bergoglio e altri gesuiti dell’Università del Salvador erano direttori spirituali dei giovani cattolici che entrarono nel gruppo giovanile peronista Guardia de Hierro dopo la Notte dei Bastoni Lunghi.
Tra il 1967 e il 1970 studiò teologia presso la Facoltà di Teologia del Collegio Máximo di San José, nel comune di San Miguel. Lì ricevette gli insegnamenti del teologo gesuita Juan Carlos Scannone, fondatore della Filosofia della Liberazione e della Teologia del Popolo (corrente argentina autonoma della Teologia della Liberazione), che influenzarono profondamente il suo pensiero.
Fu ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969, quasi a 33 anni.
Dopo una intensa attività come sacerdote e professore di teologia, fu consacrato vescovo titolare di Oca il 20 maggio 1992, diventando così uno dei vescovi ausiliari di Buenos Aires.
Fu consacrato vescovo il 27 giugno 1992 nella cattedrale di Buenos Aires.
Francesco fu nominato arcivescovo coadiutore dell’arcidiocesi di Buenos Aires il 3 giugno 1997, fino a quando il suo predecessore morì, e lo sostituì nell’incarico di arcivescovo di Buenos Aires il 28 febbraio 1998. Tale incarico comportava anche il titolo di primate dell’Argentina e quello di gran cancelliere dell’Università Cattolica Argentina. Il 6 novembre 1998 fu anche nominato ordinario per i fedeli orientali privi di un proprio ordinario in Argentina.
Durante il concistoro del 21 febbraio 2001, Giovanni Paolo II lo creò cardinale con il titolo di San Roberto Bellarmino.
Come cardinale fece parte della Commissione per l’America Latina, della Congregazione per il Clero, del Pontificio Consiglio per la Famiglia, della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, del Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi e della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
In quanto arcivescovo di Buenos Aires, era anche membro della Conferenza Episcopale Argentina, di cui fu presidente per due mandati consecutivi, da novembre 2005 a novembre 2011.
Prima di essere eletto papa, presentò le dimissioni da arcivescovo al compimento dei 75 anni, con l’intenzione di ritirarsi una volta nominato il suo successore e trasferirsi in una casa per sacerdoti anziani o malati.
Il 21 aprile 2025 è morto all’età di 88 anni.
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