E’ facile entrare nella logica del passato e del presente, ma il vero cristiano vive con la logica del dopodomani, poiché non guarda all’oggi ma alla risurrezione di Cristo, che è speranza. Lo ha affermato questa mattina Papa Francesco durante la messa a Casa Santa Marta.
Anche la logica del domani può apparire facile, ha sottolineato Francesco commentato la Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi, poiché tutti sappiamo che un giorno o l’altro dovremo morire; ma quello che davvero è difficile è pensare addirittura al “dopodomani”, ovvero alla resurrezione, alla salvezza eterna che solo Cristo può dare.
Ci chiediamo, ha continuato, “come sarà il cielo?” se “saremo tutti lì, ma non arriviamo a quello che Paolo vuol fare capire, questa logica del dopodomani”. Quello che spesso tradisce i cristiani, ha ammonito il Santo Padre, è “un certo gnosticismo”, una certa pietà spiritualistica, quando crediamo che, dopo la morte, “tutto sarà spirituale e abbiamo quindi paura della carne”. Cristo, però, quando è risorto non era un fantasma o un qualcosa di meramente spirituale, tant’è che nel passo di Luca sulla resurrezione si possono leggere le sue parole: “toccatemi”. Un fantasma, ha ribadito Francesco, “non ha carne, non ha ossa; la logica del dopodomani è quindi la logica nella quale entra la carne”.
Il Pontefice ha inoltre ricordato come questa sorta di concezione “spiritualistica” sia stata la “prima forma di eresia”, che lo stesso apostolo Giovanni ha condannato poiché “chi dice che il Verbo di Dio non è venuto in carne è dell’Anticristo”.
Nella resurrezione della carne di Cristo, inoltre, c’è un collegamento continuo e profondo con le opere di misericordia, ha sottolineato il Papa, ricordando anche che i primi cristiani si chiedevano proprio come fosse risorto Gesù. Proprio per questo, ha detto, lo stesso san Paolo afferma più volte e con forza che “tutti saremo trasformati, il nostro corpo e la nostra carne saranno trasformati”.
Francesco ha poi concluso la sua omelia chiedendo la grazia, per tutti, di poter credere nella logica del dopodomani, poiché “è un segno di maturità capire bene la logica del passato, è un segno di maturità muoversi nella logica del presente, è un segno di maturità anche avere la prudenza per vedere la logica del domani, ma ci vuole anche e soprattutto una grazia grande dello Spirito Santo per capire questa logica del dopodomani”.
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