Dopo i due attentati a Tanta e ad Alessandria che, durante la Domenica delle Palme, hanno provocato più di 45 morti tra i cristiani copti, la stessa Chiesa copta ortodossa ha deciso di annullare tutte le celebrazioni di questo periodo e l’unica festività che verrà celebrata sarà la Domenica di Pasqua.
A comunicarlo è stato il Patriarcato copto tramite un comunicato. «Vista la situazione – recita il messaggio – la Chiesa ha annullato tutti gli aspetti di festeggiamento e si limita solo alla celebrazione della Santa Messa di Pasqua». È stato inoltre deciso che il giorno di Pasqua sarà dedicato alla memoria e alla preghiera per le vittime dei due attentati.
Intanto il clima che si vive in tutto il Paese è di vera e propria paura, come ha riferito il nunzio apostolico in Egitto, monsignor Bruno Musarò. Le parole del nunzio all’AdnKronos sono state riportate anche da La Stampa: «c’è chi teme che seguano presto altri attentati: speriamo davvero di no, ma siamo nelle mani di Dio… Ovunque, come insegna l’attentato di Stoccolma, dobbiamo oramai imparare a convivere con la minaccia terroristica». Allo stesso tempo, sottolinea il diplomatico vaticano, è grande l’«entusiasmo» per l’arrivo di Papa Francesco in Egitto per il suo viaggio dei prossimi 28 e 29 aprile. Tutti «vedono nel Vescovo di Roma un apostolo della pace, della riconciliazione, della capacità di dialogo con le altre fedi, anche con l’islam, della condanna del violenza e di un terrorismo esercitato nel nome della religione, che viene considerato come una vera e propria bestemmia contro Dio», spiega monsignor Musarò.
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