Dopo l’attentato di questa mattina in Egitto ad un autobus di cristiani copti, che ha causato oltre 35 morti – l’ennesimo soprattutto in questi ultimi mesi – sono subito arrivare le condanne dei leader religiosi del Paese. Il grande imam di Al Azhar, la celebre università musulmana sunnita del Cairo, ha parlato di un attentato «inaccettabile», che «mira a danneggiare la stabilità dell’Egitto. Ogni musulmano e ogni cristiano – ha affermato il capo musulmano – lo condanna». Anche padre Rafiq Grech, il portavoce della chiesa cattolica copta, ha condannato l’evento, additandolo come «un crimine ignobile, perché i terroristi hanno ucciso civili innocenti, non armati, che erano diretti al monastero, in una sorta di pellegrinaggio religioso. Non stavano andando in guerra, o a uccidere, non portavano armi».
Intanto anche il presidente egiziano Abdul Fattah al-Sisi ha reagito all’attentato, convocando una riunione d’urgenza con tutti i responsabili della Sicurezza e ha fatto mobilitare le forze speciali per bloccare la fuga del commando terrorista.
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