Il vescovo Mutsaerts difende senza paura e con coraggio la dottrina cattolica del Nord Europa attraverso il suo blog personale. Negli ultimi mesi, questo vescovo olandese ha preso posizione contro i Fiducia supplicans, ha difeso il vescovo Strickland, licenziato pochi mesi fa da Papa Francesco, ed è stato critico nei confronti dello sviluppo del Sinodo della sinodalità.
Su questi e altri temi, mons. Mutsaerts è tornato a parlare in un’intervista a InfoVaticana:
D – Stiamo attraversando tempi difficili all’interno della Chiesa. Come definirebbe i tempi che la Chiesa sta vivendo ora?
R-I tempi sono estremamente confusi. Uno dei compiti principali del Papa è quello di creare chiarezza dove c’è confusione. Papa Francesco è selettivo nel rispondere alle domande (ad alcuni “dubia” non risponde mai, ad altri risponde prontamente), e inoltre le sue risposte sono spesso aperte a molteplici interpretazioni, che portano a maggiore confusione e divisione. Consideriamo Amoris Laetitia: è lecito per chi non è in stato di grazia ricevere la Santa Comunione? La risposta inequivocabile della Chiesa è sempre stata un secco “no”. L’Amoris Laetitia contiene molte affermazioni la cui vaghezza o ambiguità consente interpretazioni contrarie alla fede o alla morale, o che suggeriscono un’affermazione contraria alla fede e alla morale senza affermarla esplicitamente.
D – Nel suo blog, lei si è espresso molto chiaramente contro la Fiducia supplians. Vede la possibilità che in futuro la Chiesa faccia un altro passo in questa direzione?
R – Anche la Fiducia Supplicans è problematica. Un sacerdote può benedire i peccatori? Ovviamente sì. Può benedire il peccato? Ovviamente no. È a questo punto che la FS non coglie il punto. La FS dice che le unioni omosessuali possono essere benedette. Questa è una dottrina contraria agli insegnamenti della Chiesa cattolica. La FS ha generato una grande controversia. Non aiuta il fatto che il cardinale Fernandez, in risposta alle critiche, faccia una distinzione artificiale tra “coppia” e “unione”. Un sacerdote può benedire la “coppia” ma non l'”unione”, il che non ha senso. Dopo tutto, si tratta di una coppia perché c’è un’unione. Non aiuta nemmeno l’affermazione di Papa Francesco secondo cui i sacerdoti nelle carceri possono benedire anche i più grandi criminali. Sì, possono, ma noi non benediciamo le loro attività. Posso benedire i ladri, ma non le loro attività. Posso benedire gli omosessuali, ma non la loro unione. Non escludo che Papa Francesco compia ulteriori passi nella direzione intrapresa. Ma sappiamo anche che dove non c’è continuità c’è rottura con la tradizione. Non l’abbiamo mai visto prima in 2.000 anni. Che ci sia una rottura con la Tradizione può essere evidente dalla resistenza. In 2.000 anni, non abbiamo mai visto così tante persone – nemmeno un intero continente – opporsi a una Dichiarazione romana.
D – Lei ha parlato anche della destituzione del vescovo Strickland, perché secondo lei il Vaticano è così duro con i vescovi come Strickland e invece non succede nulla ai tedeschi che parlano contro la dottrina e la morale cattolica?
R – “Tutti, tutti, tutti”, dice Papa Francesco: tutti sono i benvenuti. Tutti? Sembra che venga fatta un’eccezione per i tradizionalisti. Il tono delle Traditiones Custodes è duro. E quante volte vengono definiti termini rigidi e più stravaganti? Richiedete la Messa tradizionale e vi verrà annullata. Un uomo dalla voce morbida come il vescovo Strickland è uno dei tanti esempi. I vescovi tedeschi e belgi che sostengono ripetutamente cambiamenti nella dottrina e nella morale della Chiesa sono trattati con gentilezza. Questo segna l’attuale pontificato.
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