Leader indù accusa sette cristiani di cercare di convertire al cristianesimo varie persone

Il pastore Ram Udeshy Sahani, del distretto di Maharajanj, è stato arrestato insieme ad altri individui accusati per leader indù di aver convertito un uomo al cristianesimo tramite la promessa di denaro e guarigioni miracolose, secondo quanto riferisce l’agenzia di notizie cattolica ucanews. Due dei detenuti sono già stati rilasciati su cauzione.

Nel distretto di Moradabad, quattro cristiani sono stati accusati da un leader del gruppo indù Vishwa Hindu Parishad (VHP) di aver convertito i contadini indù mediante l’offerta di vari beni come frigoriferi, televisori, biciclette, motociclette, macchine da cucire e una ricompensa in denaro di 25.000 rupie (circa 300 dollari). La polizia ha arrestato due degli accusati e sta cercando gli altri due coinvolti.

Leggi severe in Uttar Pradesh L’Uttar Pradesh, lo stato più grande e popolato dell’India, è governato dal Bharatiya Janata Party del primo ministro Narendra Modi. Nel 2021 è stata approvata una legge rigorosa contro le conversioni forzate. Dalle elezioni dell’assemblea del 4 giugno, 24 cristiani sono stati incarcerati per aver violato questa legge, anche se sei di loro sono stati rilasciati su cauzione.

Nonostante i cristiani costituiscano solo lo 0,18 per cento dei più di 200 milioni di residenti dell’Uttar Pradesh, in maggioranza indù, lo stato registra il maggior numero di casi di violenza contro i cristiani in tutto il paese.

La situazione in Uttar Pradesh riflette una crescente tensione tra le comunità religiose. I rapporti sulle conversioni forzate e i successivi arresti hanno generato controversie e preoccupazioni tra i difensori dei diritti umani e le minoranze religiose. L’applicazione rigorosa della legge anticonversione è vista da alcuni come una misura per proteggere l’identità culturale e religiosa dello stato, mentre altri la percepiscono come uno strumento di persecuzione e discriminazione verso le minoranze.

La comunità internazionale e varie organizzazioni non governative hanno chiesto alle autorità indiane di garantire la protezione dei diritti fondamentali di tutte le persone, indipendentemente dalla loro religione. La situazione in Uttar Pradesh è tenuta sotto stretta osservazione per il suo potenziale impatto sull’armonia religiosa e la stabilità sociale nella regione.