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I cattolici aumentano nel mondo come assicura l’Annuario Pontificio? I dati che non tornano
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I cattolici aumentano nel mondo come assicura l’Annuario Pontificio? I dati che non tornano

«Aumento del numero di cattolici nel mondo: 1.406 milioni». Così annuncia Vatican News dopo la pubblicazione dell’Annuario Pontificio 2025.

Secondo i dati ufficiali riportati dalla Santa Sede, la popolazione cattolica è cresciuta in tutti e cinque i continenti, registrando in Africa l’aumento percentuale maggiore (+3,31%).

Come possono immaginare i lettori, calcolare il numero dei cattolici nel mondo è un compito molto complesso che ha solo un valore indicativo. Ma anche se sappiamo che i dati non sono reali o esatti, ciò non significa che debbano prenderci in giro gonfiando le cifre. Pertanto, anche se l’Annuario Pontificio riporta un aumento dei cattolici nel mondo, questi dati vanno presi con le pinze.

Entrando nel contenuto della notizia diffusa dai media ufficiali del Vaticano, la popolazione cattolica mondiale è aumentata dell’1,15% tra il 2022 e il 2023, passando da circa 1.390 a 1.406 milioni. Secondo i dati riportati nell’Annuario di quest’anno, l’Africa raccoglie il 20% dei cattolici di tutto il pianeta e il numero di cattolici è passato da 272 milioni nel 2022 a 281 milioni nel 2023. La Repubblica Democratica del Congo è il paese africano con il maggior numero di cattolici, seguita da Nigeria, Uganda, Tanzania e Kenya.

In America vive il 47,8% dei cattolici del mondo. Di questi, il 27,4% risiede in America Latina (dove il Brasile, con 182 milioni, rappresenta il 13% del totale mondiale e continua ad essere il paese con il maggior numero di cattolici), il 6,6% in Nord America e il restante 13,8% in America Centrale.

In Asia si è registrato un aumento di appena lo 0,6% della popolazione cattolica, con le Filippine che, con 93 milioni, sono il paese con più cattolici del continente, seguite dall’India con 23 milioni di cattolici.

Nella scristianizzata Europa, resta ormai solo il 20% di cattolici “ufficiali”. La crescita negli ultimi due anni è stata irrisoria, appena dello 0,2%. Secondo i dati riportati dall’Annuario Pontificio, Italia, Polonia e Spagna contano un’incidenza di cattolici superiore al 90% della popolazione attuale. Dati che chiunque con un minimo di buon senso sa essere totalmente falsi.

Qualcuno dirà che tali dati corrispondono alla percentuale di «persone battezzate», ma ciò non basta per affermare che siano cattolici. Se fosse così, la manipolazione del Vaticano sarebbe da manuale. Anche se in Spagna sappiamo che i sondaggi del CIS devono essere presi con cautela, nel suo studio del gennaio scorso si parla solo del 19,5% di cattolici praticanti in Spagna.

Diminuzione dei sacerdoti in Europa e America

Secondo i dati raccolti da Vatican News, alla fine del 2023 c’erano 406.996 sacerdoti nelle 3.041 circoscrizioni ecclesiastiche del mondo cattolico, con una diminuzione di 734 rispetto al 2022, cioè del -0,2%.

Nel continente africano l’aumento è stato di quasi il 3% e in Asia ha superato l’1,5%. Al contrario, l’Europa ha subito un calo dell’1,6%; l’Oceania dell’1% e l’America dello 0,7%. La distribuzione nel 2023 per aree geografiche mostra che, a fronte del 38,1% del totale dei sacerdoti in Europa, il 29,1% proviene dal continente americano, mentre le altre aree continentali registrano il 18,2% per l’Asia, il 13,5% per l’Africa e l’1,1% per l’Oceania.

Calano i religiosi

Le vocazioni alla vita religiosa subiscono una tendenza generalizzata al ribasso, con l’eccezione dell’Africa dove si è registrato un aumento dei religiosi tra il 2022 e il 2023.

La contrazione delle religiose professe è continuata, come appena menzionato, nel 2023. A livello globale, si è passati da 599.228 nel 2022 a 589.423 nel 2023, con una variazione relativa del -1,6%. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, nel 2023 quasi il 32% risiede in Europa, seguita dall’Asia con il 30%, dall’America con il 23% (ripartiti equamente tra i due emisferi), dall’Africa con il 14% e dall’Oceania con l’1%.

Secondo Vatican News, questo calo è dovuto in gran parte all’aumento considerevole dei decessi, frutto dell’età avanzata di molte religiose. Al contrario, viene sottolineato che il numero di abbandoni della vita religiosa ha perso rilevanza nel biennio 2022-2023. L’anziana Europa detiene il record negativo, con una variazione del -3,8%.

Quindici anni di calo nel numero di seminaristi

In questo difficile contesto internazionale, è sempre più complicato che i giovani decidano di seguire Dio e dedicare la loro vita al sacerdozio. Dai dati offerti dal Vaticano si osserva una tendenza ininterrotta alla diminuzione del numero di seminaristi dal 2012.

Il numero di candidati al sacerdozio è passato da 108.481 nel 2022 a 106.495 nel 2023, con una variazione del -1,8%. I seminaristi sono aumentati solo in Africa dell’1,1%. L’Europa ha registrato un calo di quasi il 5%, seguita dall’Asia con il 4,2% e dall’America con l’1,3%, mentre in Oceania la tendenza è negativa ma più leggera.

Attualmente, il numero di candidati al sacerdozio è passato da 108.481 nel 2022 a 106.495 nel 2023, con una variazione del -1,8%. Oceania, America ed Europa nel loro insieme vedono invece diminuire la loro incidenza: nel 2022, i 41.199 seminaristi americani ed europei rappresentavano quasi il 38% del totale mondiale, mentre un anno dopo scendono al 37,7%.

21 Marzo 2025

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