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Nigeria: centinaia di morti e chiese distrutte dai terroristi Fulani. Ma nessuno ne parla
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Nigeria: centinaia di morti e chiese distrutte dai terroristi Fulani. Ma nessuno ne parla

Continua senza sosta la persecuzione dei cristiani in Nigeria, nell’indifferenza generale del mondo e dei media internazionali. Come riporta sul suo sito l’Agenzia Fides, «negli ultimi tre mesi, in più della metà del territorio della parte meridionale dello Stato di Kaduna (nel nord della Nigeria) c’è stata una intensificazione degli attacchi da parte del Fulani Herdsmen Terrorist (FHT), un gruppo terroristico di pastori nomadi di etnia Fulani». A denunciarlo è Mons. Joseph Danlami Bagobiri, Vescovo di Kafanchan, nello stato di Kaduna, durante una sua visita alla sede italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS).

«In Occidente questo gruppo è quasi sconosciuto» sottolinea Mons. Bagobiri, ma è responsabile da settembre ad oggi dell’incendio di 53 villaggi, della morte di 808 persone, del ferimento di altre 57, della distruzione di 1.422 case e di 16 chiese.

Il Vescovo ricorda che dal 2006 al 2014, sono più di 12.000 i cristiani uccisi e 2.000 le chiese distrutte a causa del terrorismo in Nigeria. Il maggior responsabile di questi crimini è il gruppo fondamentalista islamico Boko Haram. Mons. Bagobiri rileva che Boko Haram non è l’unico gruppo che diffonde il terrore nel paese africano, sottolineando il ruolo dei pastori Fulani negli ultimi anni.

I Fulani sono un gruppo etnico nomade protagonista da tempo di conflitti ricorrenti con gli agricoltori della zona. Tuttavia negli ultimi tempi gli attacchi sono di un tipo completamente diverso dai vecchi scontri tra contadini e pastori, perché questi ultimi usano “armi sofisticate che prima non esistevano, come AK-47, la cui origine c’è sconosciuta” sottolinea Mons. Bagobiri.

fonte: fides.org

12 Gennaio 2017

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