Cosa è lo scandalo? Lo scandalo è dire una cosa e farne un’altra; significa avere una doppia vita. E questo scandalizza e distrugge. Parte con questa domanda l’omelia di Papa Francesco durante la messa mattutina celebrata a Santa Marta.
Il Pontefice ha preso spunto dal Vangelo del giorno e ha esortato a non rimandare la conversione e a «non scandalizzare i piccoli, cioè quelli che si fidano del Signore, che semplicemente credono nel signore». La doppia vita che il Papa ha condannato è soprattutto quella di chi si dice cattolico, di chi va a messa e appartiene a qualche associazione, ma poi nella realtà dei fatti la vita non è cristiana, perché si fanno affari sporchi e pratiche peccaminose. Francesco cita chi, ad esempio, dice che è meglio essere ateo anziché un cattolico con certi atteggiamenti di incoerenza. «È quello lo scandalo – ha detto – che distrugge, che butta giù. E questo – ha proseguito – succede tutti i giorni».
Per il Papa non basta dirsi cattolico, perché anche se si va sempre a messa o si fanno tante offerte, il Signore sa che sono «offerte sporche, tutte rubate ai poveri» e se ne ricorderà nel giudicare tali persone. «La doppia vita – ha affermato Francesco – viene dal seguire le passioni del cuore, i peccati capitali che sono le ferite del peccato originale». E infatti proprio la prima Lettura odierna esorta a non assecondare le passioni e a non confidare nelle ricchezze, non dire: “basto a me stesso”. E Francesco ha invitato dunque a non rimandare la conversione.
Infine il Papa ha esortato tutti a pensare «se c’è qualcosa di doppia vita in noi, di apparire giusti, di sembrare buoni credenti, buoni cattolici ma in realtà fare un’altra cosa». In questo, ha ammonito il Papa, il Signore è molto duro, perché lo scandalo distrugge.
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